
Per lavori di ristrutturazione si intendono tutte le opere di manutenzione che ogni proprietario di casa deve apportare alla propria abitazione. Se il soggetto che deve ristrutturare abita in un condominio, dovrà rispettare orari e regole per i lavori di ristrutturazione, per evitare che il rumore o la polvere possano infastidire altri condomini.
DI COSA PARLIAMO
I rumori dei lavori di ristrutturazione: orari e regole
I lavori di ristrutturazione in condominio costituiscono un’attività necessaria, ma altrettanto fastidiosa per chi deve convivere con gli inevitabili rumori prodotti dagli strumenti di lavoro.
Come per ogni altra tipologia di immissione rumorosa in condominio, il limite che non deve essere superato è quello della normale tollerabilità, previsto dall’articolo 844 del codice civile.
Regole specifiche possono essere previste dai regolamenti condominiali e comunali.
Orari e regole dei lavori di ristrutturazione nei regolamenti condominiali
Il regolamento di condominio è obbligatorio nel caso di stabili con più di dieci condomini. Tale regolamento può stabilire in autonomia il livello massimo di rumorosità consentito e la durata dei lavori nell’arco della giornata, stabilendo le fasce orarie di silenzio e quelle operative, ed il loro divieto assoluto in determinati giorni della settimana e dell’anno. Nella maggior parte dei condomini aventi un proprio regolamento, le fasce orarie in cui i lavori di ristrutturazione possono essere svolti vanno, generalmente, dalle 8.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 20.00, con esclusione di sabato, domenica e festivi.
Il regolamento di condominio, tuttavia, non può mai essere più permissivo della normativa comunale di riferimento.
Orari e regole dei lavori di ristrutturazione nei regolamenti comunali
Se il complesso abitativo ha meno di dieci condomini, non è necessario adottare un regolamento di condominio. Inoltre, non tutti i regolamenti di condominio disciplinano orari e regole dei lavori di ristrutturazione. In questo caso, come fanno i condomini a sapere quali sono gli orari in cui possono effettuare lavori in casa?
Alla mancanza, sopperiscono i regolamenti comunali, che stabiliscono, a livello amministrativo, gli orari di riposo e fissano sanzioni per chi non rispetta tali dettami.
Ad esempio, il regolamento del Comune di Milano afferma, all’art. 83, che “È vietato nelle case fare rumori incomodi al vicinato…. dalle 22 alle ore 8” e, all’art. 101: “È vietato esercitare dalle ore 19 alle ore 7 nei mesi da ottobre ad aprile e dalle 20 alle 6 negli altri, le arti e i mestieri che siano causa di rumore e di disturbo”. Allo stesso modo il regolamento del Comune di Monza dispone, all’art. 63, che “L’esercizio delle arti, mestieri, ed industrie rumorose è permesso soltanto nelle ore dalle 7 alle 20 dal 1° aprile al 30 settembre, dalle 8 alle 20 dal 1° ottobre al 31 marzo…”.
Altri disagi derivanti da lavori di ristrutturazione
I disagi derivanti dai lavori di ristrutturazione all’interno di un appartamento di un condominio non sono, però, solo quelli di tipo acustico.
L’utilizzo e la pulizia dell’ascensore comune durante i lavori di ristrutturazione
Durante l’esecuzione dei lavori, può capitare che l’ascensore comune si sporchi o che venga utilizzato dagli operai dell’impresa edile in modo continuativo e per molto tempo. In quest’ultimo caso, bisogna far sì che l’utilizzo dell’ascensore sia garantito anche per chiunque altro nel condominio debba utilizzarlo, impedendo che venga tenuto occupato dagli operai dell’impresa edile per un tempo esageratamente prolungato.
Pensiamo, ad esempio, alle persone più anziane o con problemi motori che non possono optare per l’utilizzo delle scale.
Per quanto riguarda la pulizia dell’ascensore, la maggior parte dei regolamenti condominiali impone, in caso di utilizzo dello stesso per il trasporto di materiale edile, di posizionare sul pavimento protezioni di cartone (o di altro materiale simile), che andranno, poi, rimosse ogni sera, a ultimazione giornaliera dei lavori.
Il problema della polvere causata dai lavori di ristrutturazione
I lavori di ristrutturazione in condominio, sia nelle zone comuni, sia nel singolo appartamento, creano, inevitabilmente, detriti e polvere, che possono essere rilasciati nell’aria e cadere sul balcone del vicino o su quello sottostante.
Il D.Lgs 81/2008, per evitare o, comunque, ridurre il verificarsi di questo fenomeno ha previsto, all’art 153, comma 5, che durante i lavori di demolizione si debba provvedere a ridurre il sollevamento della polvere, irrorando con acqua le murature ed i materiali di risulta.
Si tratta di un vero e proprio obbligo per l’impresa, sanzionato dall’art 159 del medesimo decreto con l’arresto sino a due mesi o con l’ammenda da 500 a 2.000 euro.
La tutela in caso di violazione delle norme sulla ristrutturazione in condominio
In caso di lavori di ristrutturazione svolti in violazione delle regole stabilite dai condomini e dai comuni, il condomino che subisce il disagio può ottenere dal giudice, tramite l’assistenza di un legale con competenze in ambito condominiale, l’emanazione di un’ordinanza con la quale si ingiunga al soggetto interessato la cessazione dei rumori molesti, al di fuori delle fasce orarie consentite.
Il condomino che abbia anche subito un danno alla propria salute psico-fisica derivante dai continui rumori può richiedere un risarcimento.
La situazione più grave si verifica nel caso in cui i rumori prodotti dai lavori rechino disturbo a più soggetti contemporaneamente, interessando, nei casi più estremi, anche i complessi abitativi limitrofi.
In questo caso, si sfocia nell’ambito penale ed il fatto commesso costituisce un vero proprio reato: disturbo delle occupazioni o del riposo delle persone, disciplinato all’art. 659 del Codice Penale. Di questo reato, possono essere chiamati a rispondere sia il soggetto che esegue i lavori (impresa edile), sia il committente (il condomino che ha affidato i lavori all’impresa).
In questo caso, i condomini danneggiati possono presentare una querela presso la competente Procura della Repubblica, con l’assistenza di un avvocato.
Gli orari e le regole per effettuare dei lavori nella propria abitazione, come abbiamo visto, sono cosa complessa e fonte di innumerevoli liti tra condomini. La regola principale, come in moltissime altre situazioni, è quella del buon senso. Ad esempio, è buona norma, prima di intraprendere una ristrutturazione, apporre un cartello nelle parti comuni del condominio (bacheca, atrio comune,…) scusandosi anticipatamente nei confronti degli altri condomini per i rumori e i fastidi che, inevitabilmente, opere di questo tipo comportano e con un’indicazione sommaria circa la durata delle stesse.