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Il rispetto della precedenza stradale e la responsabilità in caso di sinistro

By Giugno 11, 2020 No Comments

Il mancato rispetto della precedenza stradale costituisce una delle principali cause di incidenti sulle nostre strade. Scopriamo di chi è la responsabilità in caso di sinistro per mancato rispetto delle precedenze.

Le regole di precedenza nel Codice della Strada

La precedenza è disciplinata nel nostro Codice della Strada all’articolo 145. La norma prescrive ai conducenti che si avvicinano ad un incrocio di utilizzare la massima prudenza, al fine di evitare incidenti.

La regola generale, in assenza di segnaletica, è quella della precedenza a destra. Ciò significa che quando due veicoli stanno per impegnare un incrocio o, comunque, quando le loro traiettorie stanno per incontrarsi, la precedenza dev’essere data a chi proviene da destra.

Si ha, invece, l’obbligo di dare la precedenza sia a destra che a sinistra in un gran numero di altri casi ed in particolare:

  • in presenza del segnale “dare precedenza”;
  • in presenza del segnale di “stop”;
  • ai veicoli d’emergenza con la sirena in azione
  • ai veicoli circolanti su rotaie (treni, tram) a meno che vi sia una diversa segnalazione;
  • negli sbocchi su strada da luoghi non soggetti a pubblico passaggio;
  • negli sbocchi su strada di sentieri, tratturi, mulattiere e piste ciclabili;

L’art 154 del Codice della Strada aggiunge, alle predette ipotesi, anche i casi di:

  • manovre di retromarcia;
  • immissione nel flusso della circolazione da fermi

La precedenza “di fatto”

La precedenza di fatto è una nuova tipologia di precedenza di creazione giurisprudenziale.

Questa figura, che non è presente nel Codice della Strada, è stata introdotta dalla Corte di Cassazione in alcune recenti pronunce. La precedenza “di fatto” (o cronologica) consiste nella priorità nel passaggio a favore di chi impegna per primo l’incrocio.

Un soggetto coinvolto in un sinistro stradale può richiamare a suo favore la precedenza “di fatto” quando lo stesso, pur non avendo formalmente la precedenza, abbia impegnato l’incrocio con estremo anticipo, tale da consentirgli di effettuare l’attraversamento in totale sicurezza.

Questa regola non scritta è valida solamente in casi eccezionali ed in presenza di particolari circostanze e solo quando, con tale manovra, non si siano generati dei rischi per la circolazione.

La precedenza di fatto nella Sentenza 23 aprile 2020 n. 8138 della Corte di Cassazione

La Corte di Cassazione, nella Sentenza 23 aprile 2020 n. 8133, ha ribadito che la regola della precedenza “di fatto” per valutare la responsabilità nei sinistri stradali deve essere utilizzata con la massima cautela.

La vicenda oggetto di sentenza vedeva coinvolta una motocicletta che non aveva concesso la precedenza ad un autobus ATM proveniente da destra e invocava a suo favore la precedenza “di fatto”. La Corte ha ricordato come questa prassi debba essere utilizzata con estrema prudenza, non essendo possibile utilizzarla come escamotage per non essere considerati responsabili di un sinistro. Il motoveicolo, infatti, aveva attraversato l’incrocio con un anticipo non sufficiente rispetto all’autobus, per poter invocare la precedenza di fatto. Inoltre, non sussistevano nemmeno gli estremi per poter identificare tale manovra come effettuata in totale sicurezza. Non basta, quindi, l’aver già intrapreso l’attraversamento dell’incrocio per vedere esclusa la propria responsabilità nel sinistro.

Rispetto della precedenza e concorso di colpa nei sinistri stradali

Avere la precedenza non significa necessariamente che la responsabilità nella causazione del sinistro sarà attribuita all’altro veicolo. Quando si circola in strada, infatti, è sempre obbligo del conducente quello di verificare sempre se stiano sopraggiungendo altri veicoli prima di immettersi in una strada, anche nei casi in cui si ha diritto di precedenza. Il mancato rispetto di questa norma di prudenza, può comportare l’applicazione di un concorso di colpa, con l’attribuzione di una parte di responsabilità anche al conducente del veicolo che aveva la precedenza.

Mancata precedenza e eccesso di velocità: chi ha ragione?

Il caso classico è quello di un veicolo che, procedendo a velocità moderata, non concede la precedenza ad un altro veicolo, che sta marciando a velocità molto elevata, ben al di sopra dei limiti consentiti dalle norme di circolazione stradale. In caso di scontro, ci si chiede su quale dei due conducenti debba ricadere la responsabilità del sinistro. La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 27989/17 del 6.06.2017, ha chiarito che entrambi i soggetti possono essere ritenuti responsabili, il primo per non aver concesso la precedenza, il secondo per non aver rispettato i limiti di velocità. In questa ipotesi potrebbe, dunque, configurarsi un concorso di colpa.