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Covid-19, le novità della fase 2: cosa cambia dal 4 maggio?

By Maggio 2, 2020 Dicembre 7th, 2020 No Comments
covid-19 fase 2 : le novità dal 4 maggio

Il 4 maggio 2020 inizierà ufficialmente la “Fase 2” dell’emergenza sanitaria, sulla base di quanto previsto dal D.P.C.M. emanato dal Premier Giuseppe Conte il 26 aprile 2020. Ecco quali sono le principali novità della fase 2, che avrà inizio il 4 maggio.

Covid-19 fase 2: gli spostamenti

L’art 1 del D.P.C.M. 26 aprile 2020 è dedicato alle misure di contenimento del contagio sul territorio nazionale e, nello specifico, agli spostamenti. Con l’inizio della fase 2, è possibile spostarsi all’interno della propria regione per i seguenti motivi:

  • comprovate esigenze lavorative;
  • situazioni di necessità;
  • motivi di salute.

La maggiore novità riguarda l’inserimento, tra le “situazioni di necessità”, delle visite ai congiunti.

Rimane il divieto di trasferirsi o spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, in una regione diversa rispetto a quella in cui attualmente ci si trova. Lo spostamento fuori regione è consentito solo per:

  • comprovate esigenze lavorative;
  • urgenze;
  • motivi di salute;
  • rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza.

Fuori regione, pertanto, non è possibile spostarsi per delle mere “situazioni di necessità”, quali sono, ad esempio, fare la spesa o andare a trovare i propri parenti .

Il divieto di uscire dalla propria abitazione viene esteso anche ai soggetti con febbre superiore a 37,5° e con sintomi da infezione respiratoria, non più solo ai soggetti risultati positivi al virus o in quarantena.

In ogni caso, quando si esce di casa è necessario compilare la nuova autocertificazione.

Coronavirus Fase 2: attività fisica all’aperto

A partire dal 4 maggio 2020, si può tornare a fare attività fisica individuale all’aria aperta, anche nei parchi, che vengono riaperti. Permane la possibilità, per le autorità regionali o comunali, di prevedere misure più restrittive. In ogni caso, è necessario evitare assembramenti e rispettare la distanza di 2 metri per lo svolgimento di attività sportiva (ad esempio la corsa) e di 1 metro per ogni altra attività (ad esempio una passeggiata).

Coronavirus Fase 2: la ripresa delle attività lavorative

A partire dal 4 maggio 2020 molte aziende potranno, finalmente, riprendere le loro attività. Le attività produttive e commerciali che possono riaprire sono indicate dettagliatamente, per codice ATECO, nell’allegato 3 al D.P.C.M. Tra queste vi rientrano:

  • industrie tessili;
  • industria del legno;
  • fabbricazione di autoveicoli;
  • fabbricazione di mobili;
  • attività immobiliari
  • costruzione di edifici e ingegneria civile

Scaricate il file dpcm260420.pdf per il testo completo del decreto, comprensivo di allegati, per conoscere tutte le attività produttive che possono riprendere.

Le attività non ricomprese in questo elenco possono, comunque, proseguire, se organizzate in modalità a distanza o lavoro agile.

Le novità per la ristorazione dal 4 maggio

Ristoranti e bar non apriranno per il servizio ai tavoli prima dell’1 giugno. Nella fase 2, tuttavia, le attività di ristorazione, oltre alla consegna a domicilio, possono effettuare il servizio di asporto, purché vengano rispettate le seguenti regole:

  • obbligo di rispettare la distanza di sicurezza di almeno 1 metro;
  • divieto di consumare i prodotti all’interno dei locali;
  • divieto di sostare nelle immediate vicinanze dei locali.

L’utilizzo di dpi (dispositivi di protezione individuale)

Ai fini del contenimento dei contagi da Covid-19, l’art 3 del D.p.c.m. rende obbligatorio, sull’intero territorio nazionale, l’utilizzo di protezioni delle vie respiratorie, nei luoghi chiusi accessibili al pubblico. All’aperto non è obbligatorio indossare la mascherina, salvo che sia impossibile garantire continuativamente la distanza di sicurezza. L’obbligo vige, ovviamente, anche per i mezzi pubblici.

Rimane, anche in questo caso, la possibilità per le autorità regionali di prevedere obblighi più stringenti. Ad esempio, la Regione Lombardia, con l’ordinanza n. 537 del 30 aprile 2020, ha confermato il già vigente obbligo di utilizzo della mascherina “ogniqualvolta ci si rechi fuori dall’abitazione“, e, quindi, anche all’aperto.

Non sono previsti limiti relativi al tipo di mascherina da utilizzare. Il D.p.c.m. prevede, espressamente, la possibilità di utilizzare anche mascherine lavabili ed auto-prodotte, purché siano idonee a fornire un’adeguata barriera e coprano naso e bocca.

Restano invariati l’obbligo della distanza di sicurezza e l’igiene frequente e accurata delle mani.

Non sono soggetti all’obbligo di indossare la mascherina:

  • i bambini al di sotto dei 6 anni;
  • soggetti con disabilità incompatibile con l’utilizzo della mascherina.

Covid-19 Fase 2: il trasporto pubblico

Il trasporto pubblico rappresenta una delle note dolenti di questa Fase 2. Il timore è che la ripresa di molte attività produttive torni a riempire i mezzi pubblici e che questi non siano adeguati a fronteggiare il rischio di contagio. Si stima che, per mantenere la distanza di un metro tra i passeggeri, i mezzi di trasporto cittadini avranno una capienza che si aggira intorno al 25% di quella attuale, senza contare gli affollamenti delle ore di punta, in cui treni, metro, bus e tram sono ben oltre la propria capienza massima.

Gli allegati 8 e 9 del D.p.c.m. contengono un protocollo per la regolamentazione del rischio di contagio sui mezzi pubblici, nonché una serie di raccomandazioni per tutti gli utenti.

Tra queste, la necessità di utilizzare la mascherina, igienizzare frequentemente le mani ed evitare di utilizzare i mezzi pubblici in caso di sintomi di infezioni respiratorie (febbre, raffreddore, tosse).